¶ — “DI’ COM’È EGLI?”
— “COME IL VENTO DI PRIMAVERA, CHE VALICA IL DESERTO CON PIEDI DI NEMBO RECANDO L’ODOR DEI LEONI E IL MESSAGGIO D’ASTARTE.”
Milano, Clamor, s.d. [1914], p. 27.
¶ — “DI’ COM’È EGLI?”
— “COME IL VENTO DI PRIMAVERA, CHE VALICA IL DESERTO CON PIEDI DI NEMBO RECANDO L’ODOR DEI LEONI E IL MESSAGGIO D’ASTARTE.”
Sono appena venuto a conoscenza di una interessante promozione della casa editrice DeriveApprodi: "100 libri per 100 euro".
Per evitare di mandare al macero decine di migliaia di libri fuori catalogo al fine di risparmiare sui costi di magazzino, la casa editrice offre a tutti gli interessati la possibilità di acquistare 100 libri per soli 100 euro (1 euro a libro: un libro al prezzo di un quotidiano!).
La pagina web con tutti i dettagli dell'iniziativa, da dove si può scaricare l'elenco dei libri fuori catalogo oggetto dell'offerta, è la seguente:
Spese di spedizione incluse! L'offerta scade improrogabilmente il 30 novembre.
Rovine romane.
Un personaggio, interamente coperto di pampini rossi, suona un flauto, seduto su di un capitello. Un altro personaggio, ricoperto di sonagli dorati, danza al centro della scena.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Se io mi trasformassi in nuvola?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Io mi trasformerei in occhio.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Se io mi trasformassi in cacca?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Io mi trasformerei in mosca.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Se io mi trasformassi in mela?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Io mi trasformerei in baco.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Se io mi trasformassi in petto?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Io mi trasformerei in bianco lenzuolo.
VOCE (sarcastica) - Evviva!
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - E se io mi trasformassi in pesce luna?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Io mi trasformerei in coltello.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (smettendo di danzare) - Ma perché, dunque? Perché mi tormenti? Come sarebbe a dire che non vieni con me, se mi ami, dove io voglio portarti? Se io mi trasformassi in pesce luna, tu ti trasformeresti in onda di mare, o in alga; e, se vuoi qualcosa di più lontano perché non desideri baciarmi, ti trasformeresti in luna piena, ma in coltello! Tu ci godi a interrompere la mia danza e danzare è l'unica maniera che ho di amarti.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Quando giri intorno al letto e agli oggetti della casa io ti seguo, ma non ti seguo nei luoghi dove tu, furbescamente, pretendi di condurmi. Se tu ti trasformassi in pesce luna io ti spaccherei con un coltello, perché sono un uomo, perché non sono altro che questo, un uomo, più uomo di Adamo, e voglio che tu sia ancora più uomo di me. Talmente uomo da far tacere ogni rumore fra i rami al tuo passare. Ma tu non sei un uomo. Se io non avessi questo flauto, tu te ne fuggiresti verso la luna, la luna ricoperta di fazzolettini di pizzo e gocce di sangue di donna.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (timidamente) - E se io mi trasformassi in formica?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (energico) - Io mi trasformerei in terra.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (più forte) - E se io mi trasformassi in terra?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (più debole) - Io mi trasformerei in acqua.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (vibrante) - E se io mi trasformassi in acqua?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (in deliquio) - Io mi trasformerei in pesce luna.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (tremebondo) - E se io mi trasformassi in pesce luna?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (alzandosi) - Io mi trasformerei in coltello. In un coltello affilato per quattro lunghe primavere.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Portami in bagno e affogami. Sarà l'unica maniera in cui potrai vedermi nudo. Pensi che io abbia paura del sangue? So come dominarti. Credi che non ti conosca? Dominarti al punto che se io dicessi «Se io mi trasformassi in pesce luna?», tu mi risponderesti «Io mi trasformerei in una sacca di piccole uova di pesce».
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Prendi una scure e tagliami le gambe. Lascia venire gli insetti delle rovine e vattene perché ti disprezzo. Vorrei che tu precipitassi fino in fondo. Mi fai schifo.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - È quello che vuoi? Addio. Sono tranquillo. Se scendo giù per le rovine, so che troverò amore e sempre più amore.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (angosciato) - Dove vai? Ma dove vai?
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Non vuoi che me ne vada?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (con voce flebile) - No, non te ne andare. E se io mi trasformassi in granello di sabbia?
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Io mi trasformerei in frusta.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - E se io mi trasformassi in una sacca dì piccole uova di pesce?
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Io mi trasformerei in un'altra frusta. Una frusta fatta di corde di chitarra.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Non mi frustare!
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Una frusta fatta di canapi di nave.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Non colpirmi sul ventre!
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Una frusta fatta di stami d'orchidea.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Finirai col rendermi cieco!
PERSONAGGIO CON i SONAGLI - Cieco perché non sei uomo. Io sì che sono un Uomo. Un uomo così uomo che svengo quando si destano i cacciatori. Un uomo così uomo che sento un dolore acuto ai denti quando qualcuno spezza il gambo d'un fiore per piccolino che sia. Un gigante. Un gigante così gigante che posso ricamare una rosa sull'unghia di un bimbo appena nato.
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Sto aspettando la notte, angosciato dal biancore delle rovine, per potermi trascinare ai tuoi piedi.
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - No, no. Perché mi dici questo? Sei tu che devi costringere me a farlo. Non sei tu forse un uomo? Un uomo più uomo di Adamo?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI (cadendo a terra) - Ahimè! Ahimè!
PERSONAGGIO CON I SONAGLI (avvicinandosi, sottovoce) - E se io mi trasformassi in capitello?
PERSONAGGIO CON I PAMPINI - Povero me!
PERSONAGGIO CON I SONAGLI - Tu ti trasformeresti in ombra di capitello e nient'altro. E dopo Elena verrebbe nel mio letto. Elena, cuore mio! Mentre tu, sotto i cuscini, te ne staresti sdraiato, madido di sudore, un sudore che non sarebbe tuo, che sarebbe dei cocchieri, dei fochisti e dei medici che operano di cancro. E allora io mi trasformerei in pesce luna e tu ormai non saresti che un piccolo portacipria che passa di mano in mano.
[...]
Ovunque si cammini, il cammino sancisce la nostra appartenenza, pur breve, a un mondo che attende le nostre meditazioni e i nostri pochi versi. Per onorarlo nella sua apparente insipienza, persino nella bruttezza o nel suo estasiante splendore.
"Io non ho fatto un film su Berlusconi. Di lui si parla già troppo. È un film sull'Italia di oggi nella sua versione più inquietante, così come l'ho percepita io. Su una parte di Italia che ha creato un sistema televisivo che ha avvolto e dominato l'altra metà. L'Italia dei trent'anni del berlusconismo. Dove la figura di Berlusconi è come un'entità onnipresente.
Chi si aspetta un'inchiesta su Berlusconi non la troverà. Perché in tutta questa ossessione mediatica sulle vicende giuridiche di Berlusconi, vicende per le quali dovrà un giorno rispondere nei tribunali, a me interessa parlare di un crimine molto più grosso. Un crimine per il quale Berlusconi non dovrà mai rispondere in un aula di tribunale. Perché non c'è niente di illegale nell'affondare culturalmente e moralmente un paese nella melma delle banalità, o come hanno scritto sul quotidiano Expressen in Svezia, nella scia del dibattito sorto intorno al film, parafrasando, Banalrepubliken. La repubblica del banale".
Link:
È disponibile su YouTube il video ufficiale di Inneres Auge di Battiato!
Verso la conclusione, un pensiero spontaneo e particolare mi ha attraversato la mente: «Com'è umano Franco!». La sua umanità, che non saprei né analizzare né esprimere con parole o frasi, mi accarezza dolcemente.
Altra segnalazione: è uscito in questi giorni il libro edito da Mondadori "Battiato - Io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito con Daniele Bossari".
Venerdì scorso ho visitato la Fiera del Libro di Torino "in solitaria". E quest'anno più che per i libri sono andato per ascoltare. Invece del solito pellegrinaggio tra gli stand delle case editrici per una pantagruelica abbuffata di titoli, copertine e sinossi di libri, ho preferito seguire diversi incontri e conferenze organizzati nell'ambito della Fiera e mi sono riservato il tempo libero tra un appuntamento e l'altro per passeggiare tra gli stand. Devo dire che è stata una formula vincente. Ecco gli eventi a cui ho partecipato:
Per chiudere, ecco i quattro (quest'anno mi sono davvero tenuto) libri che ho acquistato:
Venerdì ho finito di leggere La casa sull'abisso di William Hope Hodgson, romanzo breve del terrore (come avrete capito, sono un appassionato di questo genere letterario...) davvero singolare. In certi punti sembra di leggere Lovecraft: fantastico!
Libro consigliatissimo per chi cerca "atmosfere" particolari, più che per la trama, che lascia irrisolti (forse volutamente?) molti punti.
Dopo il grande Stephen King sono passato a qualcosa di molto più "soft"... L'anno della lepre di Arto Paasilinna è un romanzo on the road scorrevole (l'ho letto in meno di una settimana), ironico e ricco di spunti narrativi interessanti. Peccato però che l'autore non abbia approfondito maggiormente la psicologia dei personaggi lasciando ampio spazio in questo alla fantasia dei lettori: in molti punti la narrazione ne risente e certe situazioni complesse vengono risolte in poche righe. Anche la struttura "a pannelli" data dall'autore al romanzo contribuisce a creare un effetto vagamente "straniante" in chi legge, che se da un lato aumenta l'atmosfera surreale dei singoli episodi, dall'altro non permette al lettore di partecipare pienamente dell'umanità dei personaggi. È comunque una buona lettura se non ci si aspetta niente di "mistico".
Questo pomeriggio ho terminato la lettura de "Le notti di Salem" di Stephen King. Che dire: è un romanzo avvincente dalla prima all'ultima pagina. L'ho letteralmente divorato. E ancora una volta (di King ho letto anche "Cell", un'allucinata apocalisse postmoderna) mi ha lasciato a bocca aperta l'abilità dell'autore nel dipingere i propri personaggi, anche quelli che vivono il tempo di una pagina: non solo ne descrive il carattere, i comportamenti, la psicologia ma riesce a farci sentire chiaramente qual è la "visione del mondo" di ognuno di essi. I suoi personaggi conducono vite più o meno normali, eppure proprio grazie a questa straordinaria profondità descrittiva dell'autore sono unici e irripetibili. Proprio come le persone con cui condividiamo il nostro angolo di mondo. Realismo kinghiano?
Altamente consigliato!