Dopo il grande Stephen King sono passato a qualcosa di molto più "soft"... L'anno della lepre di Arto Paasilinna è un romanzo on the road scorrevole (l'ho letto in meno di una settimana), ironico e ricco di spunti narrativi interessanti. Peccato però che l'autore non abbia approfondito maggiormente la psicologia dei personaggi lasciando ampio spazio in questo alla fantasia dei lettori: in molti punti la narrazione ne risente e certe situazioni complesse vengono risolte in poche righe. Anche la struttura "a pannelli" data dall'autore al romanzo contribuisce a creare un effetto vagamente "straniante" in chi legge, che se da un lato aumenta l'atmosfera surreale dei singoli episodi, dall'altro non permette al lettore di partecipare pienamente dell'umanità dei personaggi. È comunque una buona lettura se non ci si aspetta niente di "mistico".
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