giovedì 18 settembre 2008

Un anno

Esattamente un anno fa nasceva questo blog.


Di solito in occasioni come queste si fanno bilanci e si delineano prospettive, ma per un blog (e in particolar modo per questo blog) un'operazione del genere non avrebbe molto senso.


Ho riletto il primo post e non posso che riconfermare qui i propositi di allora.


Voglio però, alla luce di quanto ho raccolto in questo primo anno, aggiungere alcune considerazioni:
1) questo blog non è un diario di fatti: gli avvenimenti che vengono raccontati sono parentetici oppure pretestuosi per parlare d'altro, per esprimere altro;
2) questo blog non ha la pretesa di dire la verità: se qualcuno ha avuto l'impressione di trovare qualche brandello di verità in questo blog è stato del tutto casuale (e il caso, si sa, non esiste);
3) questo blog non persegue ideali di obiettività o correttezza.


Qui non c'è altro che qualche traccia lasciata dall'imponderabile e affannoso battito d'ali di una coscienza.


Auguri.


lunedì 15 settembre 2008

Non ci speravate più, eh?

Incredibile! È passato quasi un mese dal mio rientro dalle vacanze a Siusi e solo ora riesco a pubblicare sul blog le foto più belle (leggi: quelle che mi piacciono di più). Eh, sì, è stato un vero parto, anche perché quelle che vedrete sono il distillato di un coacervo di più di mezzo migliaio di foto scattate durante quei fantastici quattordici giorni con la mia fida Nikon D200.


Ho diviso le foto in due album: uno per quelle a colori e uno per quelle in bianco e nero. Tutte le foto di entrambi questi gruppi sono state stampate e il risultato è stato veramente notevole! ^__^


Foto a colori


Foto in bianco e nero


Per quanto riguarda la vacanza in sé, è stata *fantastica*! Non avrei saputo sperare di meglio. Essere liberi e averne consapevolezza è una sensazione davvero inebriante. Non potrò mai dimenticare le passeggiate nei boschi dei primi giorni: niente discorsi o parole inutili, solo il suono del mio respiro e quello ovattato dei miei passi lungo i sentieri. C'erano poi alcuni tratti di bosco così fitti che la luce del sole restava intrappolata nell'intrico dei rami: lì il silenzio diventava arcano, abissale. Un luogo dove anche il Tempo con le sue trappole era costretto a restare immobile per non essere scoperto, accucciato dietro gli enormi massi coperti di muschio in attesa di un passo falso della sua preda. E sentivi che solo lì c'era qualche speranza di farcela, che solo lì potevi giocartela alla pari, perché solo lì potevi avvertire chiara la sua occulta esistenza.


Perché si prova così tanta diffidenza, per non dire ostilità, verso la solitudine e il silenzio?

domenica 3 agosto 2008

Rivoluzioni

[...]


JUAN MIRANDA - Rivoluzione? Rivoluzione?? Per favore non parlarmi tu di rivoluzioni! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: «Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto!»


SEAN MALLORY - Shh...


JUAN MIRANDA - Shh, shh, shh, shh, shh, schi-schifo!! Io so quello che dico, ci sono cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: «Qui ci vuole un cambiamento». E la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo e parlano, parlano... e mangiano: parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione. (Pausa. Poi, sottovoce) Shh... Per favore, non parlarmi più di rivoluzioni. (Pausa. Si stende. Poi si rialza di scatto, urlando) E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente! Tutto torna come prima! (Si stende di nuovo).


[...]

Sergio Leone, GIÙ LA TESTA, 1971

Ovviamente, come per tutte le cose, non si può generalizzare, ma vale comunque la pena di rifletterci sopra un attimo.





Aria di Rivoluzione

Quell'autista in Abissinia
guidava il camion fino a tardi.
E poi a notte fonda
si riunivano.
A quel tempo in Europa c'era un'altra guerra
e per canzoni solo sirene d'allarme.

Passa il tempo,
sembra che non cambi niente.
Questa mia generazione
vuole nuovi valori.
E ho già sentito
aria di rivoluzione,
ho già sentito gridare
chi andrà alla fucilazione.
Franco Battiato, SULLE CORDE DI ARIES, Bla Bla, 1973

sabato 2 agosto 2008

30 anni

Prima o poi doveva succedere: ieri ho compiuto trent'anni. Era inevitabile ed è successo.


Ma è stato meno peggio di quanto credessi... Io e il mio migliore amico siamo andati a festeggiare a La Morra, in un locale meraviglioso. Caro, ma posso assicurare che ne è valsa la spesa!


E adesso? Metterò la testa a posto? Comincerò a comportarmi come ogni sano e responsabile maschio trentenne dovrebbe fare??


Che domande... Ovviamente NO!


sabato 26 luglio 2008

Vacanze!!

Ebbene sì... Ci siamo quasi! Lunedì 4 agosto parto per le **vacanze**! Ancora non mi sembra vero: non ricordo quanti anni sono passati dall'ultima vera vacanza. E mai come quest'anno ne sento la necessità. Devo staccare da tutto e da tutti. Non vedere e non sentire nessuno. Ritagliarmi qualche giorno di pace da dedicare a me e solo a me. Già, ho deciso di andare da solo, ma non per asocialità (della quale qualcuno mi ha accusato), semplicemente per poter essere io a stabilire i ritmi del mio tempo (e posso assicurare che saranno *molto* lenti...) e non dover fare discussioni su cosa fare o dove andare.


Ho deciso di trascorrere 14 giorni (tornerò dopo ferragosto) in montagna, a Siusi al Wanderhotel Europa. So che ci sarà molta gente, ma non resisto più: devo partire.


Per gli utenti di Google Earth, ho creato il file con le coordinate geografiche precise dell'hotel.


Altra novità: in questi giorni mi sono dedicato all'araldica ecclesiastica e su Wikimedia Commons ho creato una pagina con gli stemmi dei vescovi di Asti dell'Ottocento e della prima metà del Novecento digitalizzati da me.