sabato 3 luglio 2010
giovedì 3 giugno 2010
sabato 22 maggio 2010
Ricorsi
Leggesi nel Globe inglese:
«Persone venute dall'Australia ci anunziano che quella colonia è caduta come per effetto magico dalla cima della prosperità nella più grande sventura. Le speculazioni stravaganti sui terreni, il prezzo irragionevole degli armenti, e soprattutto la mania di voler fare prestamente fortuna, tali sono le cause di questo cambiamento. Tuttavia gli elementi di prosperità e di ricchezza esistono come per lo innanzi, e le persone che avessero capitali da collocare ne trarrebbero colà benefizii certi».
sabato 8 maggio 2010
Il cammino
Ovunque si cammini, il cammino sancisce la nostra appartenenza, pur breve, a un mondo che attende le nostre meditazioni e i nostri pochi versi. Per onorarlo nella sua apparente insipienza, persino nella bruttezza o nel suo estasiante splendore.
Milano, Raffaello Cortina Editore, 2005, p. 31.
domenica 25 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
Evanescenza
O virtuosi, il corpo umano è impermanente, non è forte né durevole; deperirà ed è quindi instabile. Provoca inquietudine e sofferenze essendo soggetto a ogni tipo di malattia. Virtuosi, tutti gli uomini saggi non fanno assegnamento su questo corpo che è simile ad una massa di schiuma, inafferrabile. È come una bolla e non dura a lungo. [...] È simile a un'illusione essendo il prodotto di pensieri distorti. E simile a un sogno essendo modellato dalle opinioni false. È come un'ombra ed è provocato dal karma. [...] È simile a una nube fluttuante che si può disperdere in qualsiasi momento. È simile a un lampo perché non si trattiene il tempo di un pensiero. [...] È privo di un io perché è simile al fuoco (che uccide se stesso). È transitorio come il vento. [...] È irreale perché la sua esistenza dipende dai quattro elementi. È vuoto, non essendovi né l'io né il suo oggetto. [...] È impuro e pieno di sudiciume. È infedele e sebbene sia stato lavato, bagnato, vestito, e nutrito, infine deperirà e morirà. È una calamità, essendo soggetto ad ogni specie di malattia e sofferenza. È simile a un pozzo asciutto, poiché è inseguito dalla morte. È instabile e morirà.
Roma, Ubaldini, 1982, p. 28.