sabato 19 aprile 2008

190307

La farfalla vibrò il colpo al cuore del Sistema Solare. Che cos'è questo sentimento d'attesa cosmico nel silenzio dei millenni? Ho visto il gigante di pietra muoversi verso lo spettro della muraglia dipinta e schiantarvisi come il presagio della rovina.


C'è stato un tempo in cui le rose fiorivano con un sussulto divino, ora cercano disperatamente il vuoto. Al sentimento del fuoco inestinguibile aggiungo la pena per le lucciole della sera.


Mi parlate di città lontane e vuote che non offrono che disperazione. Cosa aspettate a mostrarmi le radiografie perverse della vostra civiltà? Non sono forse io il verme putrido della terra?


Resto in attesa.

3 commenti:

Cinnamologus ha detto...

Non chiedetemi, vi prego, il senso di questo testo. Sono parole strappate al sonno, a quel limbo sospeso tra la veglia e il sogno in cui la nostra mente estrae parole e immagini da un cappello come un prestigiatore impazzito. Potrebbe definirsi come un tentativo di scrittura automatica condotto in uno stato di semi-incoscienza.

Saura ha detto...

Sembra il testo di una canzone di Battiato : )
Comunque, più esploro il blog, più lo apprezzo. Differenza dal cinnamologo degli antichi: non custodisci gelosamente le tue spezie dentro un nido inaccessibile.

Cinnamologus ha detto...

Grazie per l'apprezzamento, sono contento che ti piaccia!
Per quanto riguarda il nido hai ragione... Inaccessibile non lo è proprio... ^_^;;
Sarò un cinnamologus da poco! XD