Il cinnamologus

Cinnamolgus et ipsa Arabiae avis, proinde ita vocata quod in excelsis nemoribus texit nidos ex fruticibus cinnami: et quoniam non possunt ibi homines conscendere propter ramorum altitudinem et fragilitatem, eosdem nidos plumbatis appetunt iaculis, ac sic cinnama illa deponunt et pretiis amplioribus vendunt, eo quod cinnamum magis quam alia mercatores probent.

Il cinnamologus è un'uccello dell'Arabia, chiamato così perché con la corteccia del cinnamomo costruisce i propri nidi su alberi molto alti: e dal momento che gli esseri umani non possono salirvi a causa dell'altezza e della fragilità dei rami, cercano di impossessarsi di questi nidi con dardi di piombo, e così tirano giù quel cinnamomo e lo vendono a più caro prezzo, perché i mercanti lo apprezzerebbero più di qualsiasi altro.

Isidoro di Siviglia, ETYMOLOGIARUM SIVE ORIGINUM LIBER, XII, 7,23

Ho finalmente iniziato a intrecciare il mio nido profumato.


Intenso, inebriante profumo di spezie.


Costruirò questo mio nido con tutto ciò che in qualche modo più o meno misterioso attira la mia attenzione, la mia curiosità. È questa la mia spezia fragrante: immagini, idee, folgorazioni che raccolgo dalle derive della quotidianità e porto sul ramo più alto di quest'albero dove mi trovo.


Piccole rivelazioni che ci schiudono nuove e inattese prospettive per una comprensione più profonda dell'Essere. Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, è proprio su queste impalpabili, minutissime epifanie che ciascuno di noi costruisce la propria weltanschauung, la propria "visione del mondo".


Non voglio che questo diafano pulviscolo si corrompa insieme alla carne e agli umori corporali e ne segua l'inevitabile destino.